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Scuola, il ministro Gelmini: aperta al dialogo
23/10/08 - Scuola, Gelmini: si discuta sui fatti
Al termine dell’ennesima giornata di intensa protesta contro il decreto Gelmini su scuola e università, con scuole e atenei occupati, cortei e lezioni in strada in tutta Italia e perfino momenti di tensione che hanno visto l’intervento di polizia e carabinieri per convicere gli studenti a terminare la manifestazione, il ministro dell’Istruzione, durante la replica seguita al dibattito sul suo decreto in Senato, ha denunciato il “clima di allarmismo ingiustificato” rettificando: ”Non è vero che ci saranno tagli per 8 miliardi di euro, non è vero che ci saranno licenziamenti degli insegnanti, non è vero che chiuderemo le scuole di montagna o delle piccole isole”. La Gelmini ha inoltre invitato ad accogliere l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per un “confronto”.
24/10/08 - Fumata nera dall'incontro Gelmini-scuole
Dall'incontro svoltosi oggi al ministero dell'Istruzione tra il ministro Gelmini e le associazioni studentesce, non resta che una fumata nera. Se l'invito al dialogo è stato accolto favorevolmente dalle associazioni studentesche di destra - il responsabile nazionale di Azione studentesca, Pigliucci, ha sottolineato la necessità di "costruire qualcosa e non solo protestare" - alcune sigle, come l'Unione degli studenti, non si sono presentate all'incontro denunciando la mancata disponibilità, da parte del ministro, "a ritirare il provvedimento". L'Uds ha espresso la propria disapprovazione nei confronti della presa di posizione assunta dalla Gelmini attraverso una lettera recapitata al ministero. Il ministro, dal canto suo, ha ribadito che in Italia non si spende poco, ma si spende male per l'istruzione
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