• Stragi di mafia, sospetto patto tra boss e Servizi

    17/07/2009 - Stragi mafiose, sospetto patto boss-007

    La convinzione che la mafia non agì da sola nel provocare la morte dei giudici Falcone e Borsellino diciassette anni fa, lasciando una scia di sangue che sarebbe durata fino al '93 con gli attentati a Firenze, Roma e Milano, è la molla che ha fatto riaprire le inchieste sulle stragi che hanno fatto tremare l'Italia. Il sospetto è che esistessero intense relazioni tra la mafia e i servizi segreti. Boss e 007 avrebbero firmato un "patto di sangue", attraverso lo scambio reciproco di favori. I dati raccolti nel corso degli anni hanno messo in luce la presenza ricorrente di agenti e mafiosi nei luoghi in cui si sarebbero svolti gli attacchi. In particolare, i cinque procuratori di Caltanissetta che dirigono le indagini sono alla ricerca di uno 007 dal volto sfregiato, dal nome sconosciuto, figura presente in tanti episodi di sangue.

    31/07/2009 - Lo 007 sfregiato è morto nel 2003
    Procedono le indagini sui possibili legami tra mafia e Sicurezza nelle stragi mafiose del '92. In particolare, la Procura di Caltanissetta è riuscita ad avere notizie più precise riguardo al misteroso personaggio dal volto sfregiato che, secondo testimoni, è stato presente in ciascuno dei luoghi degli eccidi. La "faccia di mostro" sarebbe un funzionario della Regione, uno degli "uomini" dell'ex sindaco Vito Ciancimino. Ma le stesse indagini hanno portato alla scoperta che l'uomo misterioso è morto circa sei anni fa, nel 2003. Intanto i pm Domenico Gozzo e Gioacchino Natoli continuano a seguire le piste indicate dai testimoni. I due magistrati confidavano nella possibilità di accedere all'elenco dei nomi degli 007 del Sisde, ma da una lettera recapitata alla Procura hanno appreso che quei nomi sono protetti dal segreto di stato
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